CAMAIORE. “Io e mia moglie siamo andati alla fiera di Camaiore insieme alla nostra nipotina, come hanno fatto migliaia di altre persone. A un certo punto alcune donne hanno cominciato ad urlare dicendo che avevamo rapito la nostra nipotina. Per noi è stata una cosa molto umiliante, perché molte persone si sono riunite intorno. Quello che è accaduto a noi oggi è perché siamo rom: a nessun’altra persona sarebbe potuto accadere”.

Lo scrivono i due sfortunati protagonisti dell’episodio di oggi a Camaiore. “I volontari dei Berretti Bianchi di Viareggio – racconta la coppia – sono intervenuti presso i Vigili (urbani di Camaiore, ndr)  per confermare le nostre identità. Nei nostri confronti c’è un clima di diffidenza, eppure non abbiamo fatto male a nessuno. Stiamo pensando di denunciare le donne che hanno causato tanta vergogna e umiliazione. Quello che oggi abbiamo subito è una grave discriminazione che faremo conoscere, attrraverso le associazioni nazionali, in tutta Italia”.

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